Segugio Italiano A Pelo Raso (Fulvo)



Standard FCI n° 337 del 09/08/1999

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Nome della razza: Segugio Italiano a Pelo Forte (Nero Focato)

Paese d’origine: Italia

Data di pubblicazione dello Standard in vigore27 novembre 1989

Utilizzazione: segugio per la caccia alla lepre e al cinghiale

Classificazione FCI: Gruppo 6 – segugi e cani per pista di sangue e razze assimilate. Sezione 1.2 – segugi di taglia media. Con prova di lavoro.

Brevi Cenni Storici

Le origini del segugio italiano sono antichissime e certamente si deve ricondurre il nostro segugio ai primitivi cani da corsa dell’antico Egitto portati poi sulle coste mediterranee dai commercianti fenici. Così questi antichi cani da corsa sono pervenuti anche in Italia. Si è avuto modo di constatare dall’esame di numerosi disegni egizi delle epoche faraoniche la presenza di cani nell’antico Egitto molto rassomiglianti al segugio attuale. Infatti in essi si nota anche la particolarità delle orecchie pendenti, indubbio segno dell’avanzata domesticità. Si può concludere dunque che l’antico cane da corsa, da non confondere con i levrieri, approdò in Italia dando origine al nostro attuale segugio, che si è conservato pressoché immutato nelle sue linee anatomiche generali. Cani del medesimo tipo e statura dei nostri segugi attuali si trovano effigiati nelle due statue di “Diana cacciatrice” (Museo di Napoli), e di “Diana scoccando l’arco” (Museo Vaticano). Nel castello di Borso d’Este (1600) trovasi il dipinto di un cane rappresentante la perfezione del nostro segugio italiano.

Aspetto generale del cane

La conformazione generate è quella di un mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato fortemente costruito, di simmetria perfetta, di ossatura ben sviluppata con forme asciutte, fornite di buoni muscoli ma con assoluta assenza di grasso, testa dolicocefala ad assi longitudinali superiori cranio-facciali divergenti, manto a pelo raso.

Proporzioni importanti

Lunghezza del tronco uguale all’altezza al garrese (sta nel quadrato); l’altezza del torace è uguale alla metà dell’altezza al garrese ossia l’altezza del torace è uguale all’altezza dell’arto anteriore da terra al gomito. La lunghezza della canna nasale è pari alla metà della lunghezza totale della testa.

Comportamento e carattere

Cane da caccia, da seguita, che si adatta bene ai più disparati terreni – fornito di buona resistenza e velocità, lavora pieno di ardore sia isolato che in muta – temperamento ardito ma carattere poco espansivo, sguardo dolce, voce squillante e piacevolissima.

Testa
1. Regione cranica

La forma del cranio, visto dall’alto, è ovaleggiante. Le direzioni degli assi del cranio e della canna nasale sono fra di loro divergenti – profilo superiore del cranio leggermente convesso – larghezza bizigonnatica del cranio è inferiore alla metà della lunghezza totale della testa – arcate sopracciliari poco sviluppate – solco frontale poco marcato – crosta occipitale netta, prominente ma senza esagerazione, corta in senso longitudinale.

Stop

Gradi di accentuazione all’incirca 1400

2. Regione facciale

Tartufo

Pressappoco a forma di parallelepipedo, sufficientemente grande, narici ben aperte e mobili ma con aperture alquanto laterali, sempre di colore nero.

Muso

La lunghezza del muso è pari alla metà della lunghezza totale della testa, la sua altezza o profondità deve oltrepassare di poco la metà della lunghezza del muso stesso, la larghezza del muso misurata alla metà della sua lunghezza deve essere di poco al di sotto del quinto della sua lunghezza totale della testa, il profilo della canna nasale è leggermente convesso (nnontonino), le facce laterali del muso sono fra di loro convergenti, le branche della mandibola tendono alla linea retta in tutta la loro lunghezza ed il corpo della mandibola stessa è poco sviluppato anteriormente. Il profilo laterale inferiore del muso è dato dal labbro superiore.

Labbra

Le labbra sono fini e sottili, poco sviluppate in altezza tanto di fronte quanto di profilo (tese), vista di profilo presentano al loro margine inferiore il disegno di un accenno di semicerchio a corda molto larga, margini labiali sempre di pigmentazione nera.

Mascelle

La forma della mascella è troncoconica, posizione verticale degli incisivi rispetto alle mascelle stesse con chiusura a forbice degli incisivi.

Guance

Piatte ed asciutte.

Denti

Denti bianchi, regolarmente allineati, completi per sviluppo e numero, chiusura degli stessi corretta a tenaglia, ammessa la forbice.

Occhi

Occhi grandi e luminosi di colore ocra scuro ed in posizione semilaterale, espressione dolce, rime palpebrali a mandorla e sempre pigmentate di nero.

Orecchie

L’inserzione dell’orecchio è a livello dell’arcata zigomatica o leggermente sotto, deve essere pendente e presenta una torsione che porta avanti tutto l’orecchio non permettendogli di rilassarsi ne di accartocciarsi. L’orecchio è di forma triangolare, piatto in quasi tutta la sua lunghezza e molto largo, l’apice deve terminare in una punta stretta, mai largamente arrotondata, detto apice o punta, si torce leggermente verso l’interno. L’orecchio è lungo all’incirca il 70% della lunghezza totale della testa e la sua larghezza nel punto di massima larghezza è poco più della metà della sua lunghezza.

Collo

Profilo

Il profilo superiore del collo presenta una leggera arcuatura; è cioè, leggermente convesso.

Lunghezza

La sua lunghezza è pari o quasi alla lunghezza totale della testa, cioé deve raggiungere i 4/10 dell’altezza al garrese.

Forma

Il collo è di forma tronco conica, il collo si presenta molto asciutto e leggero al punto di dare l’impressione di un collo poco muscoloso (muscoli lunghi).

Pelle

Fine, tesa, non presenta, pieghe ne giogaia, pelo raso.

Tronco

Linea superiore

Linea superiore rettilinea che dal garrese discende armonicamente sino alla groppa, presentando una modesta convessità alla regione lombare.

Garrese

Il garrese è poco elevato sulla linea dorsale, stretto per il ravvicinamento delle punte delle scapole, in armoniosa fusione con l’attacco del collo.

Dorso

II profilo superiore del dorso è rettilineo, muscoli poco appariscenti, la lunghezza della parte toracica sta alla lunghezza della parte lombare come 3 a 1, la lunghezza della parte lombare è un po’ meno del quinto dell’altezza al garrese, la larghezza della parte lombare si avvicina alla sua lunghezza, la muscolatura della parte lombare è ben sviluppata in lunghezza e larghezza.

Groppa

Il profilo superiore della groppa accenna ad una leggera convessità, la direzione della groppa presenta una inclinazione sull’orizzontale di circa 10 gradi, la lunghezza della groppa raggiunge all’incirca un terzo dell’altezza al garrese e la sua larghezza è all’incirca la metà della sua lunghezza; buone le masse muscolari.

Torace

La lunghezza del torace o costato è la metà o poco meno, dell’altezza al garrese e la sua larghezza (diametro trasversale) misurata a metà della sua altezza è all’incirca un terzo dell’altezza al garrese, il torace deve scendere sino al gomito o quasi, le coste non sono molto cerchiate quindi poco convesse, la circonferenza toracica è di un quarto superiore all’altezza al garrese, petto moderatamente ampio.

Linea inferiore

Il profilo inferiore è tipico in quanto è dato da una linea retta in tutta la sua lunghezza, che dallo sterno rimonta al ventre e quest’ultimo si presenta molto asciutto anche se non molto retratto.

Coda

L’attaccatura della coda alta sulla linea della groppa. Si presenta piccola alla radice ed uniforme in tutta la sua lunghezza, tale da sembrare un grissino, ad eccezione della punta che è molto sottile. La lunghezza della coda è tale che la sua punta raggiunge la punta del garretto o quasi. Ricoperta di pelo raso in tutta la sua lunghezza. In riposo la coda è portata pendente, in azione si alza fino a superare la linea dorsale.

Arti
1. Arti anteriori

Nell’insieme: l’appiombo visto di profilo deve evidenziare la linea verticale immaginaria che dall’articolazione scapolo-omerale scende sino a terra toccando la punta delle dita, nonchè la linea immaginaria verticale che partendo dall’articolazione omero-radiale divide l’avambraccio ed il carpo in due parti quasi uguali uscendo a metà del metacarpo. L’appiombo, visto di fronte, deve mostrare l’immaginaria verticale calata a terra dalla punta della spalla e divide in due parti sensibilmente uguali l’avambraccio, il carpo, il metacarpo, ed il piede. L’altezza di tutto l’arto anteriore sino al gomito è uguale alla metà dell’altezza al garrese.

Spalle

La lunghezza della spalla raggiunge un terzo dell’altezza al garrese, la sua inclinazione sull’orizzontale va dai 45° ai 55°, i suoi muscoli sono lunghi, asciutti, netti e ben divisi, angolo dell’articolazione scapolo-omerale di 1100 circa.

Braccio

La lunghezza del braccio è all’incirca la metà dell’altezza dell’arto anteriore al gomito, la sua direzione in rapporto alla verticale è quasi parallela al piano mediano del corpo. Il piano è fornito di muscoli lunghi ed asciutti.

Gomito

Posizione a livello della linea sternale o poco sotto e parallelo al piano mediano del corpo, la sua punta deve trovarsi sulla perpendicolare, che discende dalla punta della scapola. Angolo omero-radiale da 135° a 145°.

Avambraccio

La sua lunghezza è circa un terzo dell’altezza al garrese, è in direzione perpendicolare al terreno e presenta la scanalatura carpio-cubitale ben evidente dando l’impressione di un arto secco e molto asciutto e non di grande ossatura.

Carpo

Secco, segue la linea retta dell’avambraccio.

Metacarpo

La lunghezza del metacarpo non deve essere inferiore al sesto di tutto l’arto anteriore al gomito, largo più del carpo ma piatto e secco. Visto di profilo il metacarpo è leggermente inclinato dall’indietro all’avanti, pigmentazione nera dei cuscinetti plantari.

Arti posteriori

Nell’insieme: l’appiombo visto di profilo deve evidenziare la verticale immaginaria che scende dalla punta della natica al suolo toccando la punta delle dita o quasi. L’appiombo, visto posteriormente, deve evidenziare una verticale immaginaria che dalla punta della natica scende a terra tagliando in due parti uguali la punta del garretto, metatarso e piede. La lunghezza totale dell’arto posteriore è all’incirca il 93% dell’altezza al garrese.

Coscia

Lunga e larga. La sua lunghezza non è inferiore al terzo dell’altezza al, garrese. La larghezza della coscia (faccia esterna) è press’a poco i tre quarti della sua lunghezza, i muscoli sono salienti ma nettamente divisi ed il margine posteriore della coscia stessa è poco convesso. Angolo dell’articolazione coxo-femorale da 900 a 95°.

Gamba

La lunghezza della gamba è di poco inferiore a quella della coscia, la sua inclinazione sull’orizzontale è di circa 40°. La gamba è coperta di muscoli asciutti anche nella sua parte superiore, sodi e ben netti gli uni degli altri, scanalatura gambale ben marcata ed evidente, vena safena esterna ben affiorante, ossatura piuttosto leggera ma solidissima.

Ginocchio

Il ginocchio deve trovarsi bene in appiombo con l’arto posteriore, la rotula cioé non deve spostarsi troppo verso l’interno o l’esterno, angolo dell’articolazione femoro-tibiale di circa 115°.

Garretto

La sua larghezza è all’incirca equivalente alla decima parte dell’altezza al garrese, la distanza dalla pianta del piede alla punta del garretto non deve oltrepassare il 27% dell’altezza al garrese (garretto basso), l’ossatura è forte con salienze ossee ben evidenti che denotano la secchezza della regione, angolo tibio-tarsico di circa 135°.

Metatarso

La sua lunghezza è meno della metà dell’arto anteriore al gomito, meno largo del garretto, è in posizione verticale cioé perpendicolare al terreno. Speroni assenti.

Piede

E’ meno ovale dell’anteriore e con tutti i requisiti di quest’ultimo.

Andature

In caccia, al galoppo.

Pelle

Pelle fine e sottile, ben aderente al corpo in ogni regione, il pigmento delle mucose, delle sclerose, delle unghie, delle suole dei cuscinetti plantari e digitali deve essere assolutamente nero. Il pigmento nero sul palato non è prescritto ma costituisce una qualità.

Mantello

Pelo

Pelo raso su tutto il corpo, tessitura vitrea, denso, uniformemente liscio; possono però riscontrarsi rari peli duri sparsi sul tronco e sul muso e sugli arti che non costituiscono difetto.

Colore

I colori ammessi sono: il fulvo unicolore in tutte le sue gradazioni dal rosso fulvo carico al fulvo slavato: il nero focato. Le focature nelle sedi fisse e cioè muso, sopracciglia, petto, arti dal carpo al piede e dal tarso al piede, nonché perineo. Il fulvo può portare del bianco sul muso e sul cranio (maschera simmetrica o no), stella bianca al petto, sul collo, sui metacarpi, sui metatarsi, sui piedi, alla punta della coda. Però il bianco non è desiderabile e meno ve né meglio è. Il nero focato può portare la stella bianca al petto ed in tale caso il segugio italiano viene chiamato tricolore. Non è ammesso il colore marrone. (caffè, fegato).

Taglia e peso

Altezza al garrese

Maschi da 52 a 58 cm. – Femmine da 48 a 56 cm.

Peso

Da 18 a 28 kg. I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale e ben discesi nello scroto.

Difetti

Ogni deviazione delle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce un difetto, che deve essere penalizzato nel giudizio in rapporto alla sua gravità ed alla sua diffusione, così come l’ambio continuato. Sono tollerati in altezza 2 cm in più o in meno quando si tratta di un soggetto eccellente.

1. Difetti eliminatori

Testa

Assi cranio-facciali convergenti. Quando le altezze sono superiori o inferiori ai margini di tolleranza.

2. Difetti da squalifica

Enognatismo, canna nasale concava, monorchidismo, criptorchidismo, incomplete sviluppo di uno o di tutte e due i testicoli, anurismo o brachiurismo tanto congenito che artificiale, colore ardesia o piombo, tigrati, caffè, marrone o fegato o bianco in prevalenza, depigmentazione totale o della maggior parte del tartufo e dei margini palpebrali, occhio gazzuolo.

 

 

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